I paesaggi vitivinicoli piemontesi candidati a Patrimonio dell’Umanità: se ne parla (prima di Natale) nella patria della Barbera d’Asti

inserito il 29 Ottobre 2009
Una suggestiva immagine delle cantine Contratto di Canelli, insieme con quelle Bosca, Coppo e Gancia sono le cosiddette Cattedrali Sotterranee, tassello del progetto Unesco che ha al centro i paesaggi vitivinicoli piemontesi

Una suggestiva immagine delle cantine Contratto di Canelli, insieme con quelle Bosca, Coppo e Gancia sono le cosiddette Cattedrali Sotterranee, tassello del progetto Unesco che ha al centro i paesaggi vitivinicoli piemontesi

È stato programmato un incontro prenatalizio sul Progetto Unesco, ossia l’iniziativa, partita alcuni anni fa, che candida i paesaggi vitivinicoli piemontesi a Patrimonio dell’Umanità.

Se ne parlerà il 13 dicembre 2009, a Nizza Monferrato, nella sala riunioni del Foro Boario da poco reastaurato. Sindaci e amministratori locali si confronteranno con i collaboratori di SITI (Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione) che hanno curato il dossier di candidatura dei “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte” alla World Heritage List dell’Unesco.

«Questo primo incontro dopo la presentazione del dossier al Ministero – spiega l’assessore delegata al Progetto Unesco della Provincia di Asti, Annalisa Conti – servirà per entrare nel dettaglio delle zone interessate e delle opportunità che si concretizzeranno sul territorio.

Il progetto, che coinvolge le tre province di Asti, Alessandria e Cuneo e ha come partner la Cassa di Risparmio di Asti, vuole coinvolgere amministratori e cittadini per assumere un atteggiamento di condivisione. Mantenere e valorizzare le caratteristiche del paesaggio vitivinicolo di qualità è l’impegno che si è assunta la Provincia. Intendiamo portarlo avanti con la cittadinanza, affinché la proposta di iscrizione alla lista dei patrimoni mondialidell’Umanità Unesco possa avere il successo che merita».

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