Roberto Ghio, presidente del Consorzio di Tutela del Gavi, chiude l’intervista con SdP con una battuta che gli strappa un sorriso: «Il nostro Gavi? Non ce n’è ancora abbastanza per tutto il mondo».
Certo al presidente, che è anche produttore vitivinicolo di Gavi docg, non manca la filosofia giusta (è laureato proprio in quella materia lì) per promuovere al meglio quello che in molti, e a ragione, chiamano il “Barolo bianco” del Piemonte.
A Ghio e ai suoi collaboratori l’occasione l’ha fornita la presentazione di “Di Gavi in Gavi”, festival evento in calendario dal 7 al 9 giugno ai piedi di quel Forte che ha fatto e fa innamorare tanti turisti, italiano e non.
La manifestazione quest’anno ha una madrina d’eccezione, Antonella Clerici, volto televisivo straconosciuto con un passato sostanzioso alla guida di programmi di cucina, la Prova del Cuoco prima di Elisa Isoardi, e una passionaccia che le è rimasta per cibo e buon vino, tanto da trovare casa proprio dalle parti di Gavi. Più di così.
Il festival, però, ha anche forum e masterclass (assaggi) di livello assoluto, momenti musicali e di festa enogastronomica coinvolgenti che per tre giorni trasformeranno Gavi in un cittadella del gusto, ma anche dello stare insieme e dello scoprire come cambia la viticoltura che rispetta l’ambiente e l’uomo. Insomma da non perdere. Se siete curiosi e volete sapere tutto il programma nei particolari e come partecipare a degustazioni, pranzi e cene cliccate qui o seguite questa pagina Fb qui.
E in attesa della tre giorni nel segno di Gavi docg guardate la nostra intervista a Roberto Ghio che offre un mini concentrato di cos’è la festa e come sta il vino bianco da uve cortese più modaiolo del Piemonte che tiene alle sue radici monferrine, ma ha già l’accento e un occhio al mare della Liguria e non disdegna neppure le guglie del Duomo di Milano guardando il resto d’Italia e l’Oltreoceano. Buona visione.
Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)