La “Rossa” e i suoi fratelli nella Città Eterna (che resta tale anche con buche e pecore tosa parchi). Il Consorzio della Barbera e Vini del Monferrato ha partecipato al Monferrato Day, rassegna allestita dalla guida Bibenda e dedicata ai grandi vini monferrini (il Piemonte non è solo Langa). È positivo che ora in molti scoprano questo e noi di SdP ne siamo contenti senza se e senza ma. Ecco la nota di cronaca di quello che è accaduto lunedì scorso a Roma. Buona lettura.
Il Monferrato del vino a Roma, ieri lunedì 28 maggio, in occasione del ‘Monferrato Day’ organizzato dalla prestigiosa guida e rivista enologica Bibenda, che ha reso omaggio per la prima volta ad alcune delle più grandi e nobili produzioni vitivinicole del Sud Piemonte. Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha organizzato l’evento di promozione che si è svolto all’Hotel Rome Cavalieri, con la Fondazione Italiana Sommelier (Fis) e la nota guida italiana.
Bibenda, che da vent’anni rappresenta uno dei testi di riferimento per il mondo del vino e della ristorazione, ha dato voce alle denominazioni del Monferrato e alle sue produzioni più rappresentative attraverso un banco d’assaggio, curato da sommelier e allestito in una delle sale del noto Hotel romano. Un’altra sala, invece, è stata dedicata al seminario, dal titolo ‘La regale Barbera d’Asti’.
Una decina le etichette di altrettanti produttori che sono state apprezzate dal pubblico che ha partecipato all’evento: sommelier iscritti alla Fis (Fondazione italiana sommelier), ma anche giornalisti di settore, esperti, operatori enogastronomici e appassionati.
La giornata è stata un percorso conoscitivo guidato, alla scoperta dei grandi rossi piemontesi, per i quali sono stati delineati sia i profili gustativi e percettivi, sia le caratteristiche qualitative e di terroir di ogni singolo calice.
“I vini nobili del Monferrato – afferma il presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Filippo Mobrici – si stanno riaffermando anche sul mercato nazionale, dove continuiamo a lavorare per promuoverne conoscenza e diffusione. Roma e la nota pubblicazione della Fis hanno dimostrato grande interesse per le qualità che caratterizzano le produzioni vinicole delle denominazioni che tuteliamo e promuoviamo. La Barbera d’Asti ha fatto da capofila, nella sua versione più fresca e in quella più longeva, che sta appassionando sempre più intenditori ed esperti”.