Le degustazioni alla cieca sono uno sport che può anche essere “pericoloso”. Specialmente quando si tratta di vini. Molte aspettative potrebbero essere deluse. Invece, a quanto pare, il mondo del Brachetto se l’è cavata egregiamente. Basta leggere la nota stampa del Consorzio di tutela che dà conto del una degustazione davvero singolare di campioni anonimi che ha espresso risultati sorprendenti, persino per i blasonati Champagne. Non ci credete? Leggete qui di seguito.
Un oro e un bronzo l’Acqui docg Rosè conquista posti sul podio, un primo e un terzo posto, nella speciale degustazione alla cieca organizzata qualche giorno fa dal Consorzio di Tutela. «È stato un modo per verificare la qualità e la bevibilità dei nostri rosè a base di uve brachetto» ha commentato il presidente del Consorzio del Brachetto e vini d’Acqui, Paolo Ricagno.
Venti campioni, rigorosamente anonimi, di spumanti rosati tra cui cinque Acqui docg Rosé, un paio di Champagne, un Metodo Classico italiano e altri spumanti metodo Martinotti da Piemonte, Lombardia ed Emilia.
Inoltre in degustazione cieca c’erano anche cinque campioni di vino rosato “tappo raso” tra cui un Acqui docgRosé, due vini francesi e un paio di altri italiani non piemontesi.
Il risultato è stato che l’Acqui docg Rosé si è piazzato al primo posto tra i vini rosati “tappo raso” e al terzo posto tra gli spumanti (al primo e secondo posto due spumanti italiani Metodo Martinotti) staccando persino i blasonati Champagne rosé.
A degustare i campioni rappresentanti di aziende sia consorziate sia non aderenti al Consorzio, enologi,enotecnici e direttori delle reti commerciali. «La degustazione è stata molto apprezzata e non è escluso che se ne organizzerà un’altra, magari aperta ai mezzi di informazione, a fine anno» ha commentato Paolo Ricagno.