Di film, documentari e video sul tartufo bianco, sulle Langhe e sulle famiglie che si perdono e si ritrovano ce ne sono molti. Tutti, però, narrano storie e vicende diverse e, a loro modo originali.
È il caso di “Trifole – Le radici perdute” del regista Gabriele Fabbro che ha un cast con nomi stellari come Umberto Orsini e Margherita Bui insieme alla giovane attrice e scrittrice sudafricana Ydalie Turk.
La trama è simile a quella di molti family drama: un uomo molto anziano e con una salute cagionevole che vive isolato nelle Langhe e ha la passione della ricerca del tartufo con il fido cane (tabuj in piemontese) Birba dal fiuto portentoso, una giovane nipote in cerca della propria identità/radici e di un futuro di vita e una madre/figlia con molti rimpianti e tante cose non dette al vecchio genitore e a sé stessa.
Sullo sfondo ci sono le Langhe autunnali in tutta la loro bellezza, con il tartufo bianco che fa da filo rosso di collegamento tra i personaggi e le loro vite.
Il film sarà nelle sale dal 17 ottobre prossimo ed è, oltre a una bella storia famigliare, anche un formidabile spot per le Langhe e il suo indotto tartufigeno e questo al di là delle polemiche (origine del prodotto, filiera controllata, obblighi fiscali, crisi climatica) che ciclicamente investono uno dei settori più remunerativi e strategici per tutta l’area dove si trova il tartufo bianco che va dalle Langhe, all’Astigiano al Monferrato.
fi.l.