Centro Enoturistico. Cantina Barbera Sei Castelli lancia “Aperivino in Teatro” per il sociale. Il 22 novembre serata contro gli abusi, in collaborazione col centro antiviolenza “L’Orecchio di Venere” di Asti


inserito il 12 Novembre 2024

Il vino fa bene e fa anche del bene. Non è un gioco di parole, è quello che accade quando una comunità di vignaioli si apre a progetti di inclusione e valore sociale che, insieme al vino, comprendono la sensibilità e l’attenzione verso temi delicati, come l’abuso, con l’informazione e la formazione per contrastare qualsiasi forma di sopraffazione.

Per questo Cantina Sociale Barbera dei Sei Castelli, insieme a L’Orecchio di Venere, il centro antiviolenza di Asti che si occupa di ascolto e supporto alle vittime di abusi, organizza, il 22 novembre, dalle 18, nel suo Centro Enoturistico di regione Opessina 41 a Castelnuovo Calcea, una serata di teatro e incontro dal titolo “Il Risveglio del Ceppo Risveglia la Comunità”.

L’iniziativa è allestita nell’ambito di Aperivino, appuntamento settimanale del venerdì durante il quale si propongono degustazioni di vini e prodotti tipici.

Per questa occasione Aperivino diventa “Aperivino in Teatro”. Il programma, infatti, prevede l’interpretazione di un monologo, ispirato a un fatto di cronaca relativo a un grave abuso, da parte dell’attrice Sonia Scarperi, con gli interventi di istituzioni e operatori del settore.

Lo scopo non è solo di creare una responsabilità più consapevole, costruttiva ed efficace, ma anche di raccogliere risorse e fondi da destinare a corsi di informazione e formazione per i professionisti che saranno impegnati nell’assistenza delle vittime di abusi e, nello stesso tempo, nel trattamento dei responsabili di questi abusi.

Spiega Maurizio Bologna, presidente della Sei Castelli: «Da tempo avevamo in mente di aprire il nostro Centro Enoturistico, che è prima di tutto struttura di promozione dei nostri vini e prodotti, a iniziative che coinvolgessero la storia. la cultura, l’arte e la società. Questo perché siamo convinti che la viticoltura e la produzione di vino, come tutte le altre attività, non debba mai chiamarsi fuori, ma, anzi, interagire strettamente con le dinamiche della società, anche quelle più dolorose e problematiche, e supportare iniziative che le affrontino e cerchino di alleviarne gli effetti più negativi e drammatici».

Dice Elisa Chechile de L’Orecchio di Venere” di Asti: «Bisogna attivare l’attenzione anche sui figli di chi è abusato e di chi abusa. Loro sono vittime innocenti di questi drammi. Tragedie che devono essere viste come problemi da risolvere e non come fenomeni da osservare. È una parte importante nella presa di coscienza sociale e anche nell’informazione e formazione degli operatori».   

Nel concreto l’impegno assunto dalla Cantina Sociale Barbera dei Sei Castelli è di devolvere l’incasso della serata e il 20% del ricavato delle vendite di tutta la propria linea “Risveglio” (vini, spirits e cosmetici) a supporto delle attività di “L’Orecchio di Venere” che non solo sostiene le vittime di abusi, ma attua progetti di formazione per chi si approccia a questi problemi.

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