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A dieci anni dall’attacco terroristico agli Usa i quotidiani italiani sono pieni di commemorazioni dell’11 settembre 2001. Ma c’è poco di come l’evento abbia cambiato i consumi e i mercati vino del made in Italy. ...

Angelo Gaja (da Internet) Angelo Gaja da Barbaresco (Cuneo) è uno dei produttori italiani di vino più conosciuti (e ascoltati) al mondo. In questo intervento per Sdp analizza la vendemmia 2011, che è in pieno svolgimento, e prospetta il futuro dei vini piemontesi e italiani. ...

Londra 2011: Asti e Moscato docg introvabili da Harrods e nelle pasticcerie del centro, menù pseudo-italiani che propongono piatti improbabili e quando trovi un tartufo arriva dalla Francia. ...

Mentre, come tutti gli anni, parte agricola e industrie del moscato litigano su rese per ettaro e prezzi delle uve moscato, all’estero si tarocca Asti e Moscato. Alla faccia dei piemontesi. ...

L’Asti docg esce dall’impasse. Il comitato nazionale vini ha approvato il nuovo disciplinare. Approvati le sottozone, “metodo classico” e la valvola di sfogo del blocage/déblocage. Ma non Asti 53° Comune. ...

L’eno-gaffe del Prosecco veneto stappato, qualche settimana fa a Santo Stefano Belbo nel Cuneese, per brindare sul palco delle premiazioni alla decima edizione del Rally del Moscato, fa discutere anche in Veneto. ...

I "metodo classico" Gancia, Alta Langa e Asti docg La Gancia? Non si vende, non fallisce, si sta riprendendo nonostante la crisi e le perdite di fatturato «chi non le ha oggi?», investe nelle bollicine d’autore italiane e ribadisce il primato di chi le ha inventate oltre un secolo e mezzo fa. ...

Al rally del Moscato si brinda con il Prosecco (da Internet) Non si affievoliscono le polemiche attorno al brindisi a base di Prosecco che si è consumato qualche domenica fa sul palco del Rally del Moscato organizzato sulle colline di Santo Stefano Belbo, nel Cuneese, patria delle bollicine dolci piemontesi. ...

Lo stand del Consorzio di Tutela dell'Asti e del Moscato d'Asti al Vinexpo 2011 (ph. Vittorio Ubertone) Angelo Gaja non è tipo da saluti formali. Circonda, sommerge e travolge di eno-passione l’interlocutore. E a caldo ti dice che non vuole essere intervistato, «rump nen le bale, giurnalista!», poi, invece, parla un po’ di tutto e dice che…...