Gli investimenti, specialmente di questi tempi, sono notizie eclatanti e da sottolineare. Ecco perché pubblichiamo questa nota. È la dimostrazione che il mondo del moscato e del vino è in fermento. Nonostante crisi e scandali veri e presunti. Buona lettura.
La Vecchia Cantina Sociale di Alice Bel Colle (Alessandria) rileva, con il supporto di SIMEST, il controllo della Società Terre di Moscato, società agricola di Coazzolo (Asti), attiva nella produzione e commercializzazione di vini da tavola e vini di qualità. Obiettivo di questa iniziativa da parte della Vecchia Cantina di Alice Bel Colle è lo sviluppo della propria produzione di moscato, che rappresenta il core business della cooperativa.
La Vecchia Cantina opera dal 1955, infatti, al centro di una delle principali aree di produzione di uve aromatiche. Il ciclo operativo consiste nel ritiro delle uve (conferite dagli oltre 150 soci e acquistate da selezionati fornitori terzi), la loro vinificazione e trasformazione, gestione e conservazione dei vini ottenuti e infine la commercializzazione a grandi marchi di case spumantiere. La principale varietà coltivata e vinificata è l’uva Moscato bianco (60%), la rimanente parte è composta da altre varietà autoctone quali Brachetto, Barbera.
Attraverso il controllo, insieme a SIMEST, della società Terre di Moscato, la Vecchia Cantina Sociale di Alice Bel Colle controllerà il 7% delle uve Moscato per la produzione di Asti e Moscato d’Asti docg. Controllare quantitativi crescenti di moscato consentirà di omogeneizzare le produzione e offrire all’industria un prodotto il più possibile stabile, oltre a diventare il principale player nel mercato e interlocutore preferenziale delle principali case produttrici di spumanti, con nomi prestigiosi che sono già suoi clienti.
SIMEST entrerà nel capitale sociale della società Terre di Moscato con una quota del 39% e un investimento di circa 600.000 euro, mentre il 41% resta in mano alla Vecchia Cantina Alice Bel Colle. La casa vinicola Dogliotti s.r.l., socio fondatore della Terre di Moscato, manterrà una quota del 20% del capitale.
«E’ per noi fonte di grande soddisfazione affiancare in questo progetto di sviluppo la Vecchia Cantina Sociale di Alice Bel Colle – commenta Massimo D’Aiuto, Amministratore Delegato di SIMEST. La nostra partecipazione al capitale sociale, infatti, consolida lo sviluppo produttivo in Italia, e avrà notevoli ripercussioni anche sullo sviluppo all’estero. Infatti l’85% dell’Asti Spumante prodotto in Italia viene esportato, prevalentemente in Germania, Russia e Stati Uniti, ma con una strategia commerciale che prevede il consolidamento degli attuali mercati esteri di sbocco ed un potenziamento del focus su importanti nuovi mercati, soprattutto India,Cina e Brasile. Questa nuova operatività in ambito europeo – continua D’Aiuto – ci consente pertanto di affiancare le imprese in tutte le fasi del loro sviluppo competitivo ed in particolare il potenziamento del settore vitivinicolo in Italia consente maggiori esportazioni con una forte ricaduta occupazionale nella filiera produttiva».
«L’acquisizione da parte della Vecchia Cantina Sociale di Alice Bel Colle dell’Azienda di vinificazione di Terre di Moscato sita in Coazzolo (AT) – dichiara il Presidente Paolo Ricagno – è un atto importante per il mondo della cooperazione e per il settore del Moscato d’Asti e Asti Spumante. SIMEST, con l’entrata del capitale di Terre di Moscato dà la possibilità alla Vecchia Cantina di Alice Bel Colle di portare a termine progetti di espansione che vanno dalla pura trasformazione delle uve dei soci all’acquisizione di un azienda di vinificazione, e con l’azienda CUVAGE sita in Acqui terme (AL), all’imbottigliamento diretto, per cui occupa tutti i settori della trasformazione. Oggi con questa operazione – conclude Ricagno – la Vecchia Cantina di Alice Bel Colle detiene il 7% della produzione del Moscato in Piemonte ed è in grado soddisfare l’esigenza di Case Spumantiere primarie di cui è già fornitrice».
SIMEST S.p.A. è la finanziaria pubblico – privata che dal 1991 sostiene lo sviluppo delle imprese italiane impegnate a realizzare progetti di internazionalizzazione. Il 76% del suo capitale è detenuto da Cassa Depositi e Prestiti, mentre il 24% è in mano alle principali banche italiane (Unicredit, Intesa Sanpaolo, Montepaschi, BNL, ecc) ed associazioni imprenditoriali. Può acquisire partecipazioni nelle imprese all’estero, fuori dell’UE, fino al 49% del capitale sociale, sia investendo direttamente che attraverso il fondo di Venture Capital. Dal 2011 può acquisire, a condizioni di mercato e senza agevolazioni, partecipazioni fino al 49% del capitale sociale di imprese italiane o loro controllate nell’Unione Europea (inclusa l’Italia), che sviluppino investimenti produttivi e di innovazione e ricerca (sono esclusi i salvataggi). Gestisce inoltre incentivi per le attività di internazionalizzazione e fornisce servizi di assistenza tecnica e consulenza professionale alle aziende italiane che attuano processi di internazionalizzazione.
La Vecchia Cantina Sociale di Alice Bel Colle SCA nasce nel 1955 con un numero di 30 soci costitutori. Nell’ambito delle cantine cooperative raggruppava i paesi di Alice Bel Colle e Sessame d’Asti. Il primo presidente della cantina è Fedele Ricagno, zio dell’attuale Paolo che nel 1972 diventa Presidente e lo è tutt’ora. Oggi la Vecchia di Alice Bel Colle, così è chiamata, vinifica 90.000 quintali di uva. I suoi 150 soci e i 100 fornitori coltivano 900 ettari di vigneto. La Cantina è diventata negli anni il punto di riferimento per la produzione del Moscato d’Asti e Asti Spumante con ben 37.000 ettolitri vinificati. L’azienda è stata ristrutturata completamente nel 2001 con la costruzione di una nuova cantina per la trasformazione delle uve moscato, capace di vinificare 6.000 quintali di uva moscato al giorno. Detiene la più moderna attrezzatura per la vinificazione sia dei bianchi che dei rossi. Ha una capienza frigorifera di 85.000 ettolitri e oggi si appresta a costruire una nuova cella per 32.000 ettolitri. Partecipa nell’azionariato di Terre da Vino in Barolo e detiene una quota del 15% in Cuvage, società per l’imbottigliamento e la commercializzazione degli spumanti piemontesi.