Scherzando si potrebbe dice che sarà stato l’effetto delle pecore tosaerba che la sindaca Raggi vuole disseminare per alcuni parchi della Capitale, ma il fatto che un pecorino fatto in Piemonte raccolga premi nella zona culla del pecorino romano, uno dei formaggi più apprezzati in Italia e al mondo, non può passare sotto silenzio. Ed ecco perché pubblichiamo la nota stampa che ne dà conto. Bravi.
“Un formaggio che stupisce già nella sua originale presentazione avvolto nel fieno che conferisce al prodotto tutti gli aromi caratteristici del pascolo. L’affinamento nel fieno avviene dopo una stagionatura di circa tre settimane in grotta”. Questa la motivazione con cui il Pecorino delle Barme, prodotto dalla Cooperativa Agricola La Poiana di Castelmagno, si è aggiudicato il primo posto nella categoria “Formaggi Affinati” nella sezione nazionale e internazionale nella XV edizione del Concorso Città di Roma, “Uno dei concorsi caseari più longevi e importanti d’Italia”, secondo il presidente della giuria Piercarlo Adami, presidente dell’Onaf, organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio.
Sono stati giudicati 250 formaggi, prodotti da 115 imprese, 70 italiane 45 straniere. La Cooperativa La Poiana è l’unico produttore storico del Castelmagno dop, nata nel 1982, lo stesso anno del riconoscimento della Doc al famoso formaggio delle montagne cuneesi.
«Desideriamo interpretare i gusti in evoluzione dei consumatori sempre più attenti, – spiega Massimo Monetti, presidente della Cooperativa La Poiana.- il nostro scopo è offrire al mercato prodotti di alto livello che riescano a esaltare e a far conoscere i sapori di montagna, proprio come il Pecorino delle Barme, affinato nel fieno d’alpeggio»