i prodotti tipici del Piemonte
Le piante di sedano dorato hanno elevato vigore vegetativo, le foglie sono ampie ed erette, presentano costolature centrali di colore giallo intenso-dorato, di elevate dimensioni ed a sezione quasi piena. La densità elevata che ne caratterizza la coltivazione determina un naturale imbianchimento dei tessuti eduli, conferendo loro ottime caratteristiche organolettiche.
La semina del sedano dorato viene effettuata in semenzaio, successivamente si procede ad un primo trapianto in cubetti di torba e ad un secondo trapianto dopo circa 45 giorni. La coltivazione si effettua sotto tunnel adottando distanze di cm 50×20. La raccolta avviene manualmente e, contemporaneamente, avviene il rinettamento e l’incassettamento.
Nella zona di produzione considerata, vengono coltivate due selezioni di sedano dorato, quella ”Giuseppe” e quella ”Rissone”. Rispetto al tipo “Giuseppe” le piante della selezione ”Rissone” presentano un cespo centrale poco foglioso al suo interno, ciò lo rende meno suscettibile alle principali avversità fungine e batteriche.
Il prodotto, dal peso di 1-1,5 kg/cespo, presenta elevata qualità, buon aroma e poca fibrosità, tanto da essere preferito dai consumatori locali rispetto agli altri tipi presenti sul mercato.
Il prodotto trova sbocco esclusivamente sui mercati piemontesi.
Zona di produzione
L’areale di produzione del sedano dorato d’Asti comprende Asti e tutti i comuni della provincia situati nella Valle Tanaro
La storia
Negli orti della piana alluvionale del Tanaro, il “sedano dorato astigiano” è stato coltivato con successo dall’inizio del secolo. Al riguardo si è trovata documentazione relativa a un “concorso a premi per la razionale coltivazione degli orti nel circondario di Asti” del 1914, bandito per iniziativa della Società Orticola Astigiana in cui viene evidenziata la produzione di sedano dorato da parte di numerosi agricoltori della zona.