SCORZONERA DI CASTELLAZZO BORMIDA

i prodotti tipici del Piemonte

 

Nome scientifico: Tragopogon Porrifolius, famiglia delle Composite.
Si caratterizza per la presenza di una radice bianco-giallognola di forma conica o affusolata lunga da 20 a 30 cm, con un capillizio radicale più o meno sviluppato. Le foglie basali sono allungate-lineari, riunite a rosetta, glabre di colore verde grigio o verde glauco; lo stelo fiorale, alto 80-120 cm, termina con un grande capolino sorretto da un peduncolo ingrossato; il frutto è un achenio affusolato, rugoso, scanalato longitudinalmente.
La tecnica culturale prevede la semina fatta nel periodo primaverile; la raccolta viene effettuata nell’autunno-inverno successivo. Richiede terreni molto permeabili e teme, particolarmente, i ristagni idrici. Le cure da apportare alla cultura sono molto onerose, soprattutto per la scerbatura che deve essere effettuata a mano per l’assenza di erbicidi selettivi per la coltura. La raccolta viene effettuata scalarmente in rapporto alle esigenze di mercato.

Zona di produzione
La produzione di questa specie orticola avviene nei comuni di Castellazzo Bormida e Casalcermelli

La storia
Questo prodotto trova la sua collocazione sia sui mercati locali sia, in quantità più significative, sul mercato Ligure dove i produttori alessandrini, da lungo tempo, si affacciano per lo sbocco commerciale dei loro ortaggi.
La presenza e la coltivazione della scorzonera nella zona di Castellazzo Bormida risale a parecchie decine d’anni fa ed è stata documentata da studi storici locali.

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