i prodotti tipici del Piemonte
Le principali specie di erbe officinali coltivate nella Valle Grana sono: la lavanda, il lavandino, la menta piperita, il timo e la maggiorana.
La produzione, che si ottiene dalle superfici investite ad erbe officinali, viene destinata quasi interamente a laboratori artigianali dislocati nella Valle Grana. Vengono utilizzate, essenzialmente, come essenze secche oppure per l’estrazione dei principi attivi; questi ultimi trovano impiego nella fitocosmesi e nella medicina omeopatica e non.
La tecnica colturale è molto variabile a seconda della specie.
Le piante officinali sono sempre state coltivate sui pendii e terreni maggiormente esposti e dove non sempre è possibile l’irrigazione.
Generalmente, per la maggior parte delle specie sopra elencate, si procede con una aratura di profondità eseguita, in genere, in autunno per poter trapiantare o seminare in primavera. Si fa sempre ricorso alla sostanza organica che viene interrata al momento della lavorazione principale. La concimazione chimica è limitata ai casi in cui la coltura presenti particolari carenze nutrizionali.
Riguardo al problema delle infestanti, diverse specie officinali presentano, nei confronti delle malerbe, una notevole capacità competitiva altre, invece, devono essere difese. La difesa in Valle Grana è effettuata quasi esclusivamente attraverso lavorazioni meccaniche (sarchiature, zappature, ecc.). La conduzione in modo non chimico di quest’ultima pratica agricola permette di ottenere un prodotto finale completamente esente da residui tossici.
I produttori della Valle Grana sono molto attenti al momento della raccolta, fase importantissima nel settore delle erbe officinali in quanto la scelta del momento è un fattore condizionante la percentuale di principi attivi e la loro composizione.
Le erbe officinali della Valle Grana, subito dopo la raccolta, subiscono una rapida essiccazione che permette un blocco degli enzimi, quindi, la fissazione dei diversi principi e, successivamente, vengono conferite agli utilizzatori. Questo è un aspetto importantissimo in quanto l’essiccazione e la conservazione del prodotto appena raccolto è determinante, così come il momento della raccolta, al fine di non incorrere in alterazioni chimiche dei principi attivi. I due principali fattori che intervengono in questa fase sono la temperatura e la durata.
Sicuramente le varie operazioni colturali (trapianto, eliminazione malerbe e raccolta) richiedono ancora moltissima manodopera in quanto i terreni, a causa la loro pendenza e conformazione, sono difficilmente meccanizzabili.
Zona di produzione
La zona di produzione delle erbe officinali in oggetto comprende tutti i comuni della Valle Grana (CN).
La storia
Sono ormai alcuni anni che a tutti i livelli, dagli erboristi ai tecnici ed agli enti pubblici, si sente parlare della necessità di coltivare piante officinali.
Sicuramente, sono innumerevoli i motivi che hanno portato a riprendere in considerazione un’attività che, fino ad alcuni decenni fa, riusciva a coprire il fabbisogno nazionale.
Certamente, le condizioni economiche e di mercato di allora erano diverse da quelle attuali.
L’impiego ed il costo della manodopera non erano fattori limitanti ed esisteva una rete di esperti erboristi provinciali su tutto il territorio nazionale che svolgevano funzioni tecniche anche in merito alla coltivazione ed alla raccolta.
Il mercato odierno, a fronte di un sempre crescente consumo di derivati di piante officinali, si rivolge prevalentemente al prodotto estero, che viene acquistato a prezzi concorrenziali, con la garanzia di costanti e ingenti forniture. Per contro, i prodotti dell’importazione non sempre sono di ottima qualità.
Alla luce di questi timori non solo da parte del consumatore ma anche di alcune ditte trasformatrici ed utilizzatrici, sta crescendo la sensibilità e l’esigenza di disporre di prodotti di alta qualità, esenti da residui tossici, senza impurità e con la massima presenza di principi attivi.
Al riguardo, attualmente, nella Valle Grana la coltivazione di erbe officinali riveste ancora una certa importanza, anche se la produzione è sensibilmente diminuita rispetto al passato per le considerazioni precedentemente esposte.
L’antica tradizione di coltivazione, supportata anche da una assistenza tecnica specializzata garantita da agronomi e periti esperti in tecnica colturale e patologie vegetali, permette di immettere sul mercato prodotti di elevato livello qualitativo.