CAPPONE DI MONASTEROLO DI SAVIGLIANO

i prodotti tipici del Piemonte

 

E’ un pollo rigorosamente maschio castrato. La razza non è ben definita perché sul posto se ne possono trovare varie. ( La “nostrana”, la “Livornese”, la “Bionda”, la “Bianca” ecc..)

Metodiche di lavorazione
Quando i pollastrini hanno raggiunto i tre mesi di vita, e i testicoli sono scesi nella loro posizione definitiva, nel periodo estivo, cioè Luglio e agosto, vengono privati della cresta, dei bargigli e poi segue l’estrazione dei testicoli, il tutto fatto manualmente. Questo intervento può avvenire con due metodiche differenti:Il primo consiste in un taglio realizzato con un “Vernantin” (coltello a serramanico molto affilato” o un paio di forbici nella parte posteriore del pollo sotto la zona anale in senso orizzontale, poi con le mani (in genere femminili perché più piccole) vengono estratti i testicoli chiamati anche “ovetti” in quanto simili agli ovetti delle galline che non hanno ancora costruito il guscio calcareo attorno. Successivamente viene ricucito il tutto. Durante l’intervento può essere utilizzato del comunissimo alcool e strutto o olio d’oliva per ammorbidire e ingrassare la cucitura. Il secondo è un’intervento meno arcaico effettuato su animali di 60-80 giorni e quindi operando su testicoli non ancora completamente discesi, con tale metodo la mortalità è più contenuta. Questo consiste nell’allungare il pollo sollevando l’ala destra, incidendo sotto l’ala con un bisturi e formando un taglio in senso orizzontale tra l’ala ed il petto.
Successivamente con l’ausilio di pinzette si estraggono i testicoli. La ferita non necessita di cuciture, non si ha perdita di sangue, ed il tutto viene disinfettato con alcool. Particolare che veniva effettuato storicamente era il taglio della cresta, al cui posto veniva poi cucita una piuma.

Zona di produzione
Monasterolo di Savigliano e zone limitrofi (CN)

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