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Dal sito del Ministero: “Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha firmato il decreto di nomina dei componenti del Comitato nazionale vini Dop e Igp per i prossimi tre anni. Il Comitato, organo del Masaf, si occupa di tutelare e valorizzare i vini Dop e Igp, oltre a esaminare le richieste di protezione e modifica dei disciplinari di produzione. “Desidero congratularmi con i nuovi componenti del Comitato e con il professor Michele Zanardo, nominato presidente di questo prestigioso organo consultivo. Rafforziamo ulteriormente il settore vitivinicolo, lavorando sui disciplinari di produzione, essenziali per garantire qualità ed eccellenza sui mercati internazionali”, ha dichiarato il ministro Francesco Lollobrigida. “Continuiamo a investire sulle straordinarie potenzialità dei nostri vini, ambasciatori del patrimonio agroalimentare italiano, che si distinguono per innovazione e identità, riconosciute e apprezzate in Europa e nel mondo”.
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La nota del Ministero non indica gli altri componenti oltre al presidente del CNV Zanardo. Da altre fonti si ha una lista. Eccola
Intanto saranno tre, Pietro Gasparri, Andrea Rossi e Piero Amorese, i rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura. Poi sono stati nominati Sergio Marchi, avvocato ed esperto in materie legislative per viticoltura ed enologia; Luigi Bavaresco, docente universitario in materie vitivinicole ed enologiche; l’enologo, Rosanna Zari, per l’Ordine degli agronomi e dei dottori forestali; Giancarlo Vettorello, per Unioncamere; l’enologo Paolo Brogioni, in rappresentanza di Assonologi; un altro enologo, Alberto Mazzoni, per Federdoc (Consorzi di tutela). Quindi ci sono i rappresentanti delle associazioni sindacali e di categoria: Francesco Ferreri (Coldiretti); Palma Esposito (Confagricoltura); Domenico Mastrogiovanni (Cia), seguiti da quelli delle cooperative, Valentina Sourin (Legacoop) e Antonello Ciambriello (Confcooperative); da Gabriele Castelli (Federvini) e Paolo Castelletti (Unione Italiana Vini).
Allo stato, secondo la lista riportata da molti media, sembrano non esserci componenti piemontesi o espressione di organismi del Piemonte, che è tra le regioni più vinicole d’Italia, tra i membri del Comitato nazionale vini.
fi.l.