Gli appassionati di Fantascienza ricorderanno le descrizioni in famosi romanzi e racconti o le descrizioni di film di culto che immaginano navi stellari, stazioni orbitanti o basi su lontani pianeti con settori dedicati alla coltivazione di verdure e frutta in ambienti spaziali e alieni tutt’altro che ospitali. È la risposta di scrittori a sceneggiatori alla domanda: come faranno gli uomini a vivere nello spazio e come si alimenteranno? La domanda, però, riguarda anche il nostro pianeta. Il cambiamento climatico, le crisi migratorie, l’instabilità geopolitica sta ponendo l’umanità davanti alla necessità di soluzioni per i consumo del suolo, la siccità, la desertificazione e i tanti disastri naturali che sconvolgono l’ambiente e, di conseguenza, anche le aree coltivabili.
Ebbene da un po’ di anni la scienza sta sperimentando tecniche di coltivazione che non prevedono l’uso della terra. In particolare ci sono le colture idroponiche, dove le piante vivono e crescono in ambienti prettamente acquatici e poi c’è l’agricoltura aeroponica, quella cioè che si sviluppa senza terra e con un ridotto apporto di acqua, dove le piante, di fatto, crescono “per aria”.
Superata la fase di sperimentazione queste tecniche sono talmente strutturate da essere ormai oggetto di business per alcune aziende. È il caso della piemontese Agricooltur, con sede a Carignano, che non solo da alcuni anni promuove con successo (e business) l’agricoltura aeroponica, ma è partner di aziende della GDO (i supermercati) e anche della ristorazione compresa quella stellata.
Ecco qui di seguito la nota stampa che spiega il caso di Agricooltur la quale in questi giorni ha anche lanciato un progetto di franchising del suo progetto.
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Secondo le recenti stime di Assofranchising il franchising in Italia si dimostra un modello di business vincente ed in crescita, con una previsione di fatturato del + 3% nel 2023 rispetto agli oltre 30 miliardi del 2022. Se i settori più performanti restano la Gdo, la ristorazione ed i servizi, il Salone del Franchising iniziato questa mattina a Milano registra la presenza di un settore emergente: l’Agritech.
Un nuovo modello di consumo, più attento ai valori della salute e della sostenibilità, spinge gli imprenditori a carcare soluzioni di investimento anche nel settore agricolo dove le nuove tecnologie e il digitale stanno implementando i sistemi di agricoltura tradizionali e aprendo la possibilità di accesso anche a chi non ha competenze agronomiche.
È il caso dell’agricoltura aeroponica che debutta nel mondo del franchising con Agricooltur®.
Agricooltur® è un’azienda italiana – nata nel 2018 da un’idea di Marco Bartolomeo Divià, Alessandro Boniforte, Stefano Ferrero – che haprogettato e brevettato un sistema di agricoltura aeroponica efficiente ed innovativo che permette alle piante di svilupparsi fuori dal terreno e di crescere in ambiente controllato, con un consistente risparmio idrico rispetto alle tecniche tradizionali e senza l’uso di pesticidi.
Nel 2023, a seguito di un round di investimento di 5 milioni di euro, Agricooltur® ha potenziato sia la sua organizzazione sia la capillare presenza sul mercato prevedendo di superare gli 11 milioni di euro di fatturato nel 2024 nel mercato italiano e in quello europeo.
Ad attirare l’attenzione dei franchisee sul modello di franchising di Agricooltur® sono la sua scalabilità, la capacità di razionalizzare l’uso delle risorse, massimizzare la sostenibilità e portare ai consumatori finali prodotti sempre più controllati e più freschi.
Il sistema di agricoltura aeroponica progettato da Agricooltur® si basa su tre brevetti (Aerosmart, Aeromatic e Hortus) che permettono la coltivazione di ortaggi, micro-ortaggi ed erbe aromatiche attraverso un sistema di nebulizzazione delle radici delle piante con risultati straordinari in termini di velocità, quantità e, soprattutto, qualità. Le piante, in sospensione fuori dal terreno, ricevono acqua e sostanze nutritive dalle radici in un ambiente completamente controllato che riduce quasi del tutto la diffusione di parassiti e malattie tipiche della coltivazione in terra, senza dover impiegare insetticidi o antiparassitari potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo, delle piante e dell’ambiente.
Dopo anni di sperimentazioni e successi l’azienda, che è già entrata nel canale GDO con Carrefour, nell’Horeca con ristoratori e chef stellati, nelle mense aziendali (Dussaman per Eni) e nel settore del Real Estate, lancia oggi il suo modello innovativo di franchising che comprende un pacchetto chiavi in mano per la produzione e commercializzazione dei prodotti.
Si parte dall’impianto produttivo e dal corso di formazione per la gestione dell’impianto. Agricooltur® fornisce assistenza tecnica e agronomica, la materia prima (cialde già seminate), il packaging e i sistemi di conservazione e un kit asset marketing per la commercializzazione.