Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dalla Diam Bouchage, azienda francese di produzione di tappi di sughero con una storica e importante partnership con il gruppo piemontese Paolo Araldo, che traccia e chiarisce gli impegni presi dal brand transalpino in tema di sostenibilità ambientale.
Un processo ambientale avviato più di 15 anni fa.
Dal 2009 Diam Bouchage ha adottato una politica ambientale totalmente integrata in tutti i suoi siti industriali, oggi tutti certificati ISO 14001. Questo processo impegna l’azienda a migliorare continuamente le performance dei suoi strumenti di produzione attenendosi a 4 principali criteri:
- Il controllo dei consumi di energia e materiali, e quindi dell’impronta di carbonio.
- L’inserimento in un processo di economia circolare attraverso il recupero dei sottoprodotti del sughero e dei suoi scarti.
- La gestione dei rischi industriali dei suoi impianti tecnici.
- Lo sviluppo di prodotti più rispettosi dell’ambiente, in un approccio di progettazione ecocompatibile durante il loro ciclo di vita.
Un’ambiziosa traiettoria di carbonio
L’impronta di carbonio di DIAM Bouchage per il 2022 si attesta a 67.720 tonnellate di CO2e. Nonostante una notevole crescita della produzione, l’azienda registra un calo del 2% rispetto al bilancio 2019, grazie al controllo delle emissioni direttamente legate alla sua attività (Scope 1 e 2).
A metà del 2021 Diam Bouchage ha intrapreso un percorso ambizioso che comporta una riduzione del 15% della sua impronta di carbonio entro il 2025. Il raggiungimento di questo obiettivo necessita un’importante riduzione del 55% delle emissioni Scope 1 e 2 e un controllo delle emissioni Scope 3 (materiali e merci in particolare).
Azioni a lungo termine con un impatto significativo
Tra i tanti impegni assunti dalla governance dell’azienda, ricordiamo quelli che non solo avranno un forte impatto sull’impronta di carbonio di Diam Bouchage nei prossimi anni, ma che rappresentano anche un vero e proprio cambiamento nella cultura dell’azienda.
Dice Dominique Tourneix, direttore generale di Diam Bouchage: «Il sughero che lavoriamo ogni giorno è un materiale nobile, naturale. Sappiamo quanto sia importante preservare il nostro meraviglioso pianeta. Il desiderio di lavorare per il futuro, oltre al rispetto delle normative, è al centro di tutti i nostri sviluppi». La rivitalizzazione delle foreste di querce da sughero è uno dei pilastri delle azioni condotte da Diam Bouchage. Tra il 2020 e il 2021 ha infatti sovvenzionato la piantumazione di 5.934 querce da sughero in Provenza (Altre piantumazioni sono attualmente in programma in Francia e in Spagna). Dopo diversi mesi di attesa, di discussioni, di scambi tecnici e di pratiche da compilare, uno degli appezzamenti piantati ha ottenuto, a fine 2022, la certificazione francese Label Bas Carbone per la “ricostituzione dei popolamenti forestali degradati”. La prima volta per una messa a dimora di querce da sughero al 100% locali che non era mai stata certificata prima.
Fabien Nguyen, acquirente di sughero presso Diam Bouchage annota: «Oggi la foresta è al centro dei dibattiti sociali e ambientali. Come parte coinvolta in questo ecosistema, Diam Bouchage ha posto la foresta al centro dei suoi impegni di RSI (Responsabilità Sociale d’Impresa ndr) e desidera andare ancora oltre nell’esemplarità della sua impronta di carbonio, attraverso l’innovazione e la certificazione dei suoi progetti»
Un’altra leva chiave adottata dall’azienda per ridurre la propria impronta di carbonio è il miglioramento delle emissioni del traffico stradale. Per poter attuare il piano d’azione associato, Diam Bouchage ha aderito al dispositivo FRET21, che si basa sulla riduzione delle distanze percorse, sull’ottimizzazione dei volumi di carico e sulla scelta di mezzi di trasporto meno inquinanti. La richiesta, presentata il 20 luglio scorso al comitato di convalida, formalizza quindi l’obiettivo di Diam Bouchage di ridurre di almeno il 5% le sue emissioni di GES legate al trasporto merci nei prossimi tre anni.
SpiegaCaroline Forgue, responsabile RSI di Diam Bouchage: «Poiché il trasporto merci rappresenta circa il 10% delle nostre emissioni, ovviamente volevamo individuare le azioni più appropriate per ridurre le emissioni derivanti dal trasporto merci tra i nostri stabilimenti e verso i nostri clienti. Era quindi fondamentale disporre di uno strumento di controllo periodico e standardizzato, nonché di una valutazione dell’impatto dei nostri progetti e delle nostre azioni. Il dispositivo FRET21 ci ha fornito questo strumento».
Nell’ambito del suo vasto progetto di gestione energetica, Diam Bouchage ha anche effettuato un importante investimento per il recupero del calore generato dagli impianti di pulizia del sughero nella sua sede spagnola. Dallo scorso giugno, il risparmio ottenuto è già pari al 60% del suo consumo di gas e dovrebbe raggiungere il 100% dopo una seconda fase di lavori alla fine dell’anno. L’azienda ha inoltre avviato diversi progetti per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Nei prossimi mesi verranno installate pensiline fotovoltaiche in tutti i parcheggi della sua sede francese, mentre è in fase di convalida un importante progetto di centrale fotovoltaica in Spagna.
I dipendenti di Diam Bouchage, circa 740, vengono regolarmente sensibilizzati sulle questioni ambientali. Nel 2022 è stato organizzato un importante numero di incontri e workshop formativi per la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. Quest’anno l’azienda si è posta l’obiettivo di coinvolgere tutto il personale nel laboratorio l’Affresco del Clima.
Conferma Dominique Tourneix: “In Diam Bouchage vogliamo sviluppare una cultura comune a tutti i dipendenti incentrata sulla comprensione del mondo del vino e sulla sensibilità verso le questioni climatiche. L’Affresco del Clima è un efficace strumento di sensibilizzazione sulle relazioni causa-effetto dei meccanismi del cambiamento climatico e, soprattutto, sulla necessità di ridurre drasticamente le nostre emissioni di GES“.
Impegni responsabili e che non riguardano solo l’ambiente.
Diam Bouchage è sempre più impegnata in iniziative di sviluppo sostenibile e di responsabilità sociale d’impresa. Lo sviluppo delle vendite del tappo Origine by Diam, di origine biologica, e il rilancio della filiera del sughero francese ne sono un esempio perfetto. Questo approccio sia ambientale che sociale è stato riconosciuto nel 2022 con l’assegnazione della medaglia d’oro EcoVadis, uno degli organismi di valutazione della RSI più esigenti al mondo.
Chi siamo
Azienda francese con sede nei Pirenei Orientali, Diam Bouchage produce e vende ogni anno più di 2 miliardi di tappi. Quale inventore della pulizia dei tappi con CO2 supercritica, all’inizio degli anni 2000, Diam Bouchage mette a disposizione il suo know-how e l’affidabilità del suo processo DIAMANT® per garantire la tranquillità ai viticoltori, con tappi senza rischio di “sentore di tappo” da oltre 20 anni (TCA≤ al limite di quantificazione di 0,3 ng/l). Offre una gamma di tappi in sughero in grado di soddisfare le diverse esigenze del mercato in termini di apporto di ossigeno, per un invecchiamento ottimizzato dei vini.