Un brindisi con calici colmi di Erbaluce di Caluso, il nobile vino bianco ottenuto dal vitigno che la Regione Piemonte ha designato vitigno dell’anno, ha segnato oggi, 8 settembre, la giornata di inaugurazione della 57ª edizione della Douja d’Or di Asti.
Tra discorsi ufficiali, taglio del nastro e corteo per la città con tanto di jazz band ad aprite la fila, il primo giorno della festa astigiana del vino è stata tenuta a battesimo dai rappresentanti dei Consorzi vinicoli e dalle istituzioni.
Un po’ di nomi: Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio di Alessandria e Asti, il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, l’assessore della Regione Piemonte alla viabilità, Marco Gabusi, il presidente della Fondazione CrAsti e Asti Musei, Mario Sacco, Erminio Renato Goria dell’azienda speciale della Camcom che si occupa di organizzare la Douja, il presidente della Banca CRAsti, Giorgio Galvagno.
E poi il mondo consortile del vino con il presidente di Piemonte Land of Wine, Francesco Monchiero; Lorenzo Barbero (Asti), Vitaliano Maccario (Barbera), Giulio Porzio (Vignaioli Piemontesi), Filippo Mobrici (Federdoc).
Madrina e conduttrice della giornata l’attrice astigiana, Chiara Buratti.
Per il resto c’è da dire che la Douja 2023, che durerà fino al 17 settembre, ha un programma denso di appuntamenti e di occasione per degustare i vini piemontesi con buon cibo con masterclass e confronti tra vini piemontesi e di altre regioni.
Tra i convegni quello di domani mattina, al polo universitario di piazza De André, organizzato dall’Accademia della Vite e del Vino in collaborazione con Piemonte Land of Wine, sulle modifiche europee sulle dop che potrebbero avere ripercussioni sulle doc italiane e, il 17, un talk organizzato da Piemonte Land, tra Consorzi vinicoli piemontesi, sullo stesso tema e su altri temi delicati del settore. Altre info qui.
Infine, in coda a questo servizio, le video interviste realizzate oggi con le immagini e le foto di Vittorio Ubertone.
fi.l.