Ricercatori, specialisti, ingegneri e piloti di droni per parlare della viticoltura e dell’agricoltura di domani che, però, potrebbe partire a breve. Se ne è parlato nel convegno di oggi, 8 luglio, dal titolo “NoviAgri, quando l’atomizzatore diventa smart”, voluto dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato.
Al centro la tecnologia al servizio dell’agricoltore per evidenziare, utilizzando sensori, droni e satelliti, lo stato di salute delle piante e del terreno, e programmare trattamenti di precisione con minima o nulla dispersione del prodotto con benefici ad ambiente e salute. Un salto nel futuro prossimo con occhio alla ricerca e alla sperimentazione.
«È questo il programma che serve alla nostra viticoltura» ha detto il presidente del Consorzio, Filippo Mobrici.
Resta da capire quando e come queste nuove tecnologie entreranno in vigna e sui campi. Difficile dirlo oggi, ma, comunque, un primo passo è stato fatto e altri saranno fatti nel futuro se, come sembra, anche altri Consorzi si sono mossi e si stanno muovendo sulla strada della sostenibilità intesa non come termine modaiolo, ma concreta scelta di lavoro agricolo. Sarebbe ed è davvero una svolta di cui potrebbe beneficiare anche un clima ormai in perenne cambiamento.
Nel link la registrazione della diretta streaming del convegno che si è svolto a Costigliole d’Asti, nella sede del Consorzio: https://fb.watch/e80NTsUnmN/
fi.l.