Un Moscato d’Asti docg sul set di House of Gucci, il film iconico di Ridley Scott che racconta l’omicidio di Maurizio Gucci, l’erede dell’impero della griffe di moda italiana, che fu ucciso nel 1995.
Una buona notizia per un inizio di anno che per il mondo del vino piemontese è cominciato tra luci e ombre, luci rappresentate da vendite e volumi che sono andati bene sui mercati nazionale ed estero, ombre per le polemiche tra consorzi deflagrate proprio l’ultimo giorno dell’anno (leggi qui).
Torniamo al film House of Gucci di Ridley Scott, con un cast stellare, da Lady Gaga, ad Adam Driver, Al Pacino, Jeremy Irons, Salma Hayek e tanti altri interpreti, che è uscito nei cinema in Italia a dicembre 2021 e sta già raccogliendo un enorme successo di pubblico e critica. In alcune scene compare una bottiglia di Moscato d’Asti docg firmata dalla Cantina Bera di Neviglie, in provincia di Cuneo, condotta da Valter Bera e dalla moglie Alida insieme ai figli Umberto e Riccardo.
Una grande soddisfazione per una famiglia che da dagli Anni Settanta opera nel mondo del vino distinguendosi per serietà e qualità dei suoi vini, Moscato d’Asti e Asti Spumante docg in prima fila. «Siamo molto orgogliosi che i nostri prodotti siano stati scelti per le scene di House of Gucci e di rappresentare così il nostro territorio» fanno sapere dalla Cantina di Neviglie che si trova proprio al centro di vigneti di moscato bianco.
Come si è arrivati alla scelta? Sembra che sia stato proprio Ridley Scott, regista molto attento ai particolari, a volere una bottiglia di Moscato d’Asti in varie scene del film. E non è escluso che proprio il Moscato d’Asti fosse uno dei vini preferiti dalla famiglia Gucci.
Tornando alla presenza del Moscato d’Asti Bera nel film House of Gucci in particolare c’è un frame, pubblicato dall’account Instagram @thehouseofgucci (foto in alto), dove si vede una tavola imbandita e, in primo piano, proprio la bottiglia di Moscato d’Asti docg Bera. La didascalia spiega che si tratta di un’immagine di set con gli attori Adam Driver e Camille Cottin.
Una buona notizia, dunque, non solo, ovviamente, per la Cantina Bera di Neviglie, ma anche per quel mondo del Moscato d’Asti e, in generale, quel comparto del vino piemontese che, oggi più che mai, ha bisogno di unità, gioco di squadra e progettualità al netto di campanili, prime donne e personalismi.
Filippo Larganà
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