A Ovada, in provincia di Alessandria, l’Enoteca regionale è un punto di riferimento, non solo per i produttori vitivinicoli di quel territorio, ma anche per iniziative culturali e di valorizzazione dell’area. Infatti si legge nella presentazione dell’ente che: “L’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato è il luogo perfetto dove scoprire il Dolcetto DOC e l’Ovada DOCG. Nelle cantine settecentesche di Palazzo Delfino sono custodite le migliori etichette dei nostri soci provenienti da tutto il Piemonte”. E fin qui niente di diverso dalle altre Enoteche regionali che operano in Piemonte. E non ci sono variazioni neppure di come l’ente, presieduto dal 2018 da Mario Arosio, abbia affrontato questi mesi di chiusura dovuti alla pandemia da Covid. «Siamo in sofferenza da mesi – ammette il presidente -. Si sono quasi azzerate le visite del flusso di turisti e appassionati soprattutto dalla Liguria che era ed è il nostro bacino principale» dice Arosio che da inizio 2021 è stato riconfermato per altri tre anni al timone dell’Enoteca di Ovada e del Monferrato. Il presidente racconta di un ente enotecario che, come tanti altri, ha dovuto, giocoforza, affidarsi al web per tentare di conservare il collegamento con clienti e enoturisti. «Abbiamo aumentato la presenza sui social e su Internet, organizzato dirette con i produttori e presentazione dei loro vini. La pausa dell’estate scorsa, con qualche riapertura permessa dal Governo, ci ha permesso di riprendere, con tutte le cautele del caso, le attività in presenza, ma le chiusure di autunno e inverno che sono seguite, hanno annullato tutto. Ora stiamo lavorando per il futuro, per questo anno 2021 che crediamo, dobbiamo farlo, debba essere un’occasione di rinascita».
Molta la carne al fuoco. Arosio anticipa la volontà di allestire la seconda edizione di “Sconfinamenti”, la rassegna letteraria organizzata dall’Enoteca regionale che quest’anno avrà come tema la terra e relatori come Carlin Petrini, il fondatore di Slow Food e della rassegna Terra Madre; Federico Quaranta, conduttore TV e autore di un libro dedicato proprio alla terra e l’attore Giuseppe Cederna che sarà protagonista di un suo brano teatrale. Poi, a Ferragosto, c’è l’intenzione di riproporre la terza edizione di “Buongiorno Dolcetto”, concerto mattutino (s’inizia alle 5 del mattino) allestito in mezzo a una vigna con i solisti della scuola di musica di Ovada che saluteranno, insieme agli spettatori, il sorgere del sole, «Quest’anno speriamo che l’evento abbia un significato profondo di rinascita e ripartenza» annota Mario Arosio che avverte: «L’Enoteca di Ovada pensa agli eventi futuri, ma con un occhio alla pandemia e alla sicurezza di tutti. Ovviamente realizzeremo queste manifestazioni solo se le condizioni sanitarie regionali e nazionali lo permetteranno». Insomma anche in questo caso niente di diverso da quello che accade da mesi a questa parte e non solo per le Enoteche regionali: la spada di Damocle del saliscendi dei contagi da Covid condiziona pesantemente qualsiasi attività. «Noi, però, siamo convinti che una nuova normalità sia dietro l’angolo e stiamo lavorando per concretizzarla al più presto» afferma Arosio.
fi.l.