Per una volta non parliamo di Piemonte e cerchiamo di trattare il tema con la dovuta leggerezza che in questo momento così difficile di certo non fa male.
I fatti
Sull’account twitter della città statunitense di Chicago è comparso un twitt con cui la metropoli dell’Illinois si autoproclama capitale mondiale della pizza. L’improvvido annuncio ha scatenato, come si conviene sui social, una vera bagarre tra i tanti che sostenevano l’autoproclamazione e gli altrettanti che la criticavano.
Tra questi ultimi numerosi, come era inevitabile, gli italiani e tra questi numerosissimi i napoletani tra i quali non è mancato il messaggio dell’attore Salvatore Esposito, noto principalmente per il ruolo di Gennaro “Genny” Savastano nella serie televisiva Gomorra.
Esposito alias Savastano ha risposto al twitt di Chicago e twittato: “After Napoli my Us friends”. Elegante.
Poi ci sono stati quelli che, nell’ambito di una tempesta di sfottò, hanno preferito commenti più espliciti e coloriti e perfino chi ha mutuato la battuta detta, con piglio terribile di boss della camorra, da Gennaro “Genny” Savastano nella fiction Gomorra: “Mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost” che significa “Ora ci riprendiamo tutto quello che è nostro”. Esagerati. Manca solo che si adombri un vertice Biden-Draghi
La conclusione
Il sospetto è che quelli di Chicago abbiamo meso in atto una provocazione sapendo di farla e ben sapendo dell’incommensurabile bontà della vera pizza napoletana che tanto viene replicata accettabilmente in quasi tutta Italia quando imitata in modi insulsi e insultanti in quasi tutto il resto del mondo, Usa compresi. E sovviene anche il dubbio che quelli di Chicago contassero sulla reazione alla lesa “pizzità” da parte di napoletani e italiani per i quali pizza e pasta sono, al netto degli stereotipi, miti intoccabili.
Senza esagerare però.
SdP