C’è preoccupazione per il futuro, certo, ma anche uno spirito determinato a salvare le produzioni agroalimentari che hanno fatto grande il Made in Piemonte che è una colonna portante del gusto italiano nel mondo.
Per questo Consorzi di Tutela e Istituzioni pubbliche piemontesi, in queste settimane di lockdown, di chiusura forzata di molte attività agroalimentari, di ristorazione e accoglienza, hanno diffuso messaggi con segnali positivi e di ripresa, soprattutto nei confronti dei consumatori finali, ma anche verso gli attori, vignaioli, allevatori, agricoltori, operatori, di quelle filiere produttive che sono in grave sofferenza economica per lo stop delle attività e dei mercati.
Ecco tre esempi di cui abbiamo avuto notizia.
La pagina del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg.
Quella unitaria dei Consorzi di Tutela dei formaggi dop del Piemonte
E il video regionale che presenta una galleria di attività agroalimentari piemontesi con gli hashtag significativi #sceglipiemontese e #madeinpiemonte e questo testo didascalico: “Anche in Piemonte si continua a produrre cibo per tutti noi, ma l’amergenza che stiamo vivendo riguarda anche le esportazioni dei prodotti, il lavoro degli agricoltori, le filiere produttive. Sostieni l’agricoltora del territorio, difendi l’attività agricola e agroalimentare, scegli prodotti sicuri, utilizza prodotti stagionali, scegli prodotti di qualità. Aiuta il tuo Piemonte”. Poco da aggiungere. Ecco il video.