McDonald’s avrebbe cancellato dal menù il McItaly, panino in stile americano ma farcito da prodotti tipici italiani. Il motivo sarebbe un colossale flop delle vendite. Secondo alcuni analisti il sandwich ripieno di salumi, insalata e carni italiane, lanciato cinque mesi fa in Italia dalla catena di fast food e sponsorizzato dall’allora ministro alle Politiche agricole, Luca Zaia, ora governatore del Veneto, non avrebbe incontrato il gusto dei clienti abituali del Mc, più avvezzi ad hamburger Usa che a ibridi culinari.
Certo all’epoca l’operazione di McDonald’s sollevò più di una perplessità.
Molti Giornali e siti Internet riportarono le critiche di chi rilevava nell’operazione da una parte una esasperata spregiudicatezza da parte del colosso americano nell’usare prodotti italiani a denominazione d’origine protetta per sdoganare la propria filosofia del cibo veloce; dall’altra l’inopportunità, da parte del Ministero ente istituzionale preposto a difendere il Made in Italy agroalimentare, di appoggiare una campagna di puro marketing attuata da una grande compagnia privata straniera che con il territorio e il gusto italiani ha poco a che fare.
Eppure Zaia difese ad oltranza McItaly presentandolo come il grimaldello per far cambiare abitudini ai fanatici del cheese-burgher.
Non è andata così.
Una quarantina di giorni dopo il lancio, infatti, McItaly scomparve dai menù di McDonald’s Italia. Si parlò di normale stop commerciale previsto dai programmi dell’azienda. E per stroncare le voci maliziose che già parlavano di flop, si fornirono numeri e dati di vendita. Si parlò di miglia di panini acquistati e di tonnellate di prodotti italiani usati per confezionare McItaly.
Ora, dopo cinque mesi, circola la notizia del blocco definitivo del panino italo-americano. I clienti italiani di McDonald’s preferirebbero il cibo a stelle strisce piuttosto che un’imitazione del panino della nonna di cui, per altro, non c’è traccia sul sito dell’azienda
Noi di Sdp, a pochi giorni dal lancio di McItaly, ne avevamo proposto una sorta di “autopsia”. Ovviamente era una provocazione divertente e dissacrante, in mezzo a tante prese di posizione che ritenevamo un po’ troppo seriose.
Ebbene oggi la riproponiamo “ad memoriam” e, come allora, senza commenti.
Filippo Larganà (filippo.largana@libero.it)