Mondo Cortese. Premiato alla Douja di Asti il Tutidì di Toso, vino bianco inusuale che piace e stupisce

inserito il 6 Luglio 2010

Ricordate il Prosecco proposto in un locale di Barolo a un gruppo di turisti stranieri? Ecco, perché non è stato offerto un Cortese, vino locale che raccoglie anche premi? Misteri del tafazzismo piemontese che preferisce l’autolesionismo alla valorizzazione delle proprie risorse che sono sempre inferiori e meno “verde” dell’erba (o dell’uva) del vicino.

Intanto riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato che annuncia un premio prestigioso, quello della Douja d’Or di Asti, celebrato (ma mai abbastanza promosso) concorso enologico piemontese, assegnato a Tutidì, il sorprendente Cortese vivace che la maison di Cossano Belbo imbottiglia in un’originale bottiglia chiusa dalla macchinetta in stile idrolitina.

E sia ben chiaro che questa non è una marchetta, ma esclusivamente la segnalazione di un’iniziativa imprenditoriale che aiuta a sviluppare il mondo del vino piemontese, come lo spumante Cellino, sempre a base di Cortese, della cantina sociale di Vinchio e Vaglio, nell’Astigiano, o lo spumante rosè da uve nebbiolo vinificato dalla maison San Giuliano di Neive e di cui parleremo a breve.

Ecco intanto la nota stampa.

«Mentre il mercato continua a decretare il pieno successo del “Tutidì” Piemonte Cortese Frizzante, con un trend che va oltre le più rosee prospettive che la Casa Toso si era prefissata in corrispondenza della vendemmia 2008, primo raccolto di questo prodotto, cominciano a giungere i primi riconoscimenti istituzionali alla qualità e alla piacevolezza di questo vino.

È stato il 38° Concorso enologico nazionale Douja d’Or 2010 ad attribuire a “Tutidì”, l’originale Piemonte Cortese nella tipologia Frizzante che Casa Toso sta distribuendo con successo, il premio della qualità e della gradevolezza, insignendolo del simbolico riconoscimento che da quasi 40 anni caratterizza l’attività della Camera di Commercio di Asti.

Le selezioni sono state condotte nelle scorse settimane dalle Commissioni di degustazione dell’ONAV – Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, che hanno esaminato 1.076 vini di tutte le regioni italiane, con un 5% di incremento sull’anno passato. I vini premiati sono stati 524 – con 51 Oscar) e i riconoscimenti della Douja verranno consegnati ad Asti in occasione della festa del vino denominata anch’essa “Douja d’Or” in programma dal 10 al 19 settembre 2010.

Ricordiamo che alla base di Tutidì c’è un progetto di lavoro per la valorizzazione del vitigno Cortese, avviato in vigna, cresciuto in cantina e completato nel mercato, con la realizzazione da parte di Casa Toso di un vino vivace e moderno, con una tipologia e una confezione innovative e capaci di dialogare con il consumatore.

La materia prima è l’uva Cortese prodotta sull’Alto Monferrato tra le province di Asti e Alessandria privilegiando i vigneti dove la coltivazione non ha sfruttato le piante e le rese per ettaro sono state regolari, circa 70-75 ettolitri a ettaro.

Il risultato è un vino a bassa gradazione alcolica e dall’ottima bevibilità, che ne hanno facilitato l’approccio al consumatore e hanno favorito un ampio spettro di utilizzazione, dal consumo quotidiano – proprio come dice il suo nome Tutidì – alla festa, dall’aperitivo alla tavola e a tutte le occasioni di socializzazione».

Sdp

2 Commenti Aggiungi un tuo commento.

  1. filippo 8 Luglio 2010 at 20:19 -

    Okkei, però mi devono ancora spiegare perché si continua a dire che in Piemonte di vini bianchi buoni non ce n’è. E pensa che io lo sento dire anche da produttori vinicoli locali. Roba che fa ricordare quello che si evira per fare un dispetto alla moglie. Ecco, il Piemonte in questo momento /ma ho il sospetto che il £momento” duri oramai da troppo tempo) mi sembra un po’ eno-impotente. Non ci sono eno-erezioni, nessun colpo d’ala, nessuna ricerca, non c’è chi si mette in gioco, chi rompe le regole. Non è una bella sensazione

  2. val 8 Luglio 2010 at 18:26 -

    per ricollegarci alla storia del prosecco, in quei meravigliosi posti di langa piuttosto che farti bere un vino proveniente dall’astigiano preferiscono optare per il solito prosecco che nulla ha a che veder con i nostri grandi vini piemontesi ma che sicuramente non fa’ pubblicità ai loro poveri vicini di casa di asti e dintorni.

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