Verso il Vinitaly. La Barbera va in scena a Verona con il Consorzio che celebra i primi dieci anni della docg. Spazio al Nizza docg che cresce

inserito il 4 Aprile 2019

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Tutti appassionatamente al Vinitaly di Verona che apre i battenti domenica 7 aprile e li chiude il 10 aprile. Anche il Consorzio della Barbera e Vini del Monferrato si appresta a partecipare alla 53ª edizione della fiera scaligera. Qui di seguito la mota stampa consortile che dà conto di eventi e attività in programma. Buona lettura.

La grande “galassia” del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato fa rotta sul Vinitaly (da domenica 7 a mercoledì 10 aprile). Si preannuncia un’altra edizione da record della prestigiosa rassegna vitivinicola nazionale. Mai come quest’anno l’ente guidato da Filippo Mobrici ha fatto le cose in grande per un evento che ormai per tradizione riunisce il meglio dell’enologia di qualità italiana.

La Barbera resta il vitigno più diffuso non solo in Piemonte e la produzione tutelata dal Consorzio è diventata sinonimo di qualità assoluta. La Barbera è la “regina” dei vini piemontesi, che trova sempre più estimatori anche sui mercati internazionali, oltre che sul tradizionale “fronte” interno, con una crescita costante della produzione e un parallelo incremento del valore dei terreni destinati a ospitare le vigne di Barbera.

Quest’anno tra l’altro viene celebrato un doppio prestigioso traguardo: il decennale della Docg della Barbera d’Asti insieme alla neo entrata Docg del “Nizza”, la Barbera “Superiore” ormai diventata un simbolo di eccellenza dell’enologia astigiana e non solo. Due momenti significativi che troveranno un’adeguata e prestigiosa collocazione nella rassegna veronese.

I numeri sulla partecipazione al Vinitaly parlano da soli: i 100 espositori riuniti sotto la “bandiera” del Consorzio (350 aziende associate), rappresentano una realtà produttiva di oltre 10 mila ettari, di cui quasi la metà coltivata a Barbera d’Asti, con una produzione complessiva che supera i 600 mila ettolitri (220 mila di Barbera) e 63 milioni di bottiglie (oltre 20 milioni di sola Barbera).

Cifre che rendono da sole l’importanza di un comparto che cresce costantemente per importanza, fatturato e prestigio delle etichette. “La Barbera e le 13 Doc e Docg astigiane da noi tutelate – annota Filippo Mobrici, Presidente del Consorzio della Barbera d’Asti – hanno trovato ormai una collocazione stabile nel panorama dell’enologia di qualità nazionale e questo grazie a uno straordinario lavoro svolto in primis nel vigneto dai nostri associati, ma anche della promozione e valorizzazione del prodotto. Un lavoro di squadra che ci ha consentito in questi primi 10 anni di Denominazione controllata e garantita di raggiungere anche i più importanti mercati internazionali, con un’esportazione che fa ormai segnare una crescita costante. Stiamo lavorando per rendere sempre più competitivo il nostro brand, che viene ormai riconosciuto come un valore aggiunto reale dell’enologia di qualità, non solo astigiana e piemontese. La Barbera piace, cresce e conquista sempre nuovi estimatori e di questo si potranno rendere conto anche i visitatori del Vinitaly degustando le nostre etichette selezionate”.

Al Vinitaly il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato avrà a disposizione un’isola espositiva nell’area Regione Piemonte/Unioncamere (Padiglione 10 – H3 – Isola 6) per accogliere operatori del settore e visitatori, più alcuni desk riservati alle aziende (8 in totale). All’interno dello stand sarà allestito un grande banco di assaggio dedicato alla Barbera d’Asti con oltre 100 etichette, un omaggio appunto al decennale della Docg.

IL NIZZA

Tra gli eventi in programma a corollario di degustazioni e iniziative varie, uno dei più importanti riguarda la celebrazione dell’ultima arrivata tra le Docg tutelate dal Consorzio: il Nizza che non solo è sinonimo di eccellenza, ma sta diventando sempre di più un vino che fa da richiamo anche turistico per tutto un territorio.

Martedì 9 aprile dalle 11 alle 13 nella Sala convegni del Padiglione Piemonte si parlerà di questa Docg. 330 ettari vitati nella zona del disciplinare che prende il nome dal Comune capofila, Nizza Monferrato, con una produzione di poco meno di 500 mila bottiglie, con un numero di produttori in assoluta crescita e di tutto quello che viene fatto per promuovere questa produzione di altissimo livello qualitativo, frutto di una selezione straordinaria a partire già dal vigneto.

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