Oltre duemila visitatori, più di diecimila degustazioni, circa 370 fan su Facebook e una media di quattromila contatti/giorno sui siti e blog dedicati all’evento. I numeri non mentono, la quinta edizione di Vinissage, il salone di vini da agricoltura biologica e biodinamica che si è svolto il 15 e 16 maggio scorsi al Palazzo del Michelerio ad Asti, ha riscosso grande successo, non solo tra il pubblico appassionato delle coltivazioni bio, ma anche tra chi comincia ad avvicinarsi ad un settore che sta sempre di più prendendo piede in Italia e all’estero.
Apprezzate anche le produzioni non vinicole che hanno trovato spazio all’interno del salone, come le birre, il cioccolato, i dolciumi, le verdure e le conserve realizzate dai detenuti di alcuni carceri italiani tra cui anche quello di Quarto d’Asti.
Buona la partecipazione alle due degustazioni allestite, quella di Barbera d’Asti docg e di formaggi piemontesi, Robiola di Roccaverano dop in testa.
Ora gli organizzatori istituzionali, il Comune di Asti che si avvale anche della sinergia con la Provincia di Asti, già pensano alla prossima edizione.
«È un appuntamento importante che intendiamo far crescere» hanno detto il sindaco di Asti, Giorgio Galvagno, e l’assessore comunale alle Manifestazioni, Maurizio Rasero.
Tra le ipotesi che già si fanno una maggiore promozione sui media, con attenzione al mondo di Internet e dei socialnetowork, e l’articolazione di nuove iniziative collaterali.
Sdp
Ho passato una bella giornata ad Asti, la manifestazione è stat davvero bella. Spero gli organizzatori continuino ad organizzare Vinissage in modo impeccabile come quest’anno!