Un comunicato, freddo, asettico, ufficiale è il mezzo che la Produttori Moscato d’Asti, l’associazione che raggruppa una parte dei viticoltori dell’area del moscato, ha scelto per dare notizia di una cambio epocale ai suoi vertici: lascia lo storico presidente Giovanni Satragno, prende il timone di Assomoscato, Claudio Negrino, viticoltore e presidente di una cooperativa. Quali saranno i cambiamenti e come si sia arrivato a questo cambiamento SdP lo analizzerà nei prossimo giorni. Per ora ecco la notizia nuda e cruda come si legge nel comunicato. Buona lettura.
Claudio Negrino è il nuovo presidente della Produttori Moscato d’Asti, associazione che raggruppa circa 1.500 aziende vitivinicole produttrici di uva Moscato d’Asti docg nelle tre province Alessandria, Asti e Cuneo, di cui circa 500 associate in cinque cantine cooperative. Viticoltore, 45 anni, è anche alla guida della Cantina Alice Bel Colle e vice presidente della Vignaioli Piemontesi. Succede a Giovanni Satragno, produttore di Loazzolo, che lascia dopo 18 anni di presidenza. Eletti suoi vice il giovane Luca Eligir di Loazzolo e Pietro Luigi Prati di Castellazzo Bormida (quest’ultimo è anche il nuovo presidente di Alexala, l’ente del turismo di Alessandria).
«La mia elezione – dichiara Negrino – rappresenta un rinnovamento nel segno della continuità: sono stato vice presidente per tanti anni e prima ancora ero in Consiglio. La Produttori Moscato deve tornare ad avere un ruolo importante nella filiera moscato: continuando a garantire un buon livello di redditività nel comparto agricolo di produzione e nella promozione dell’unicità del nostro Moscato d’Asti e Asti docg nel mondo, considerando che oggi si producono oltre 85 milioni di bottiglie, di cui 54 milioni di Asti e 31 milioni di Moscato d’Asti. L’85% circa della produzione viene esportata».
Il nuovo Consiglio di amministrazione conta 21 consiglieri. Insieme a Negrino, i suoi vice e l’uscente Satragno lavoreranno: Pietro Branda, Cassinasco; Sergio Cai, Mango; Marco Canaparo, Santo Stefano Belbo; Giovanni Pietro Bosca, Canelli; Felice Dabbene, Santa Vittoria d’Alba; Oscar Ghignone, Santo Stefano Belbo; Romano Scagliola, Neive; Riccardo Revello, Castiglione Tinella;Dario Luigi Spertino, Nizza; Gianfranco Torelli, Bubbio; Giovanni Dino Grea e Mauro Olivieri, Cantina di Nizza; Dario Barbero, Giovanni Saglietti e Felice Bianco, Cantina Terre Nostre, Cossano Belbo; Bruno Roffredo, Cantina Alice Bel Colle; Alessandro Balladore Pallieri, Cantina Calosso. Revisore dei conti: Francesco Massolo, Nizza.