Il Moscato Canelli: da oggetto del desiderio a realtà concreta e in grado di volare a 500 mila bottiglie con prospettive anche maggiori tanto che si pensa a una docg autonoma (oggi il MC è una sottozona, ma sarebbe meglio dire una soprazona, del Moscato d’Asti docg) e a tipologie da affinamento.
Ne abbiamo parlato con Gianmario Cerutti, enologo, produttore e presidente dell’associazione che raggruppa una ventina di produttori del Moscato Canelli. Da lui spunti e riflessioni su un vino che, sull’esempio del Nizza docg, sarà in grado di dare soddisfazioni non solo economiche ad un’area che le merita sia dal punto di vista paesaggistico (siamo nel cuore del sito Unesco Langhe-Roero e Monferrato) che socio-culturale.
Qui di seguito la nota stampa che presenta gli ultimi dati dell’associazione e il programma della Dolce Notte, rassegna di Moscati e cose buone che si svolge nel centro storico di Canelli nell’Astigiano dove più di un secolo e mezzo fa nacque il primo spumante d’Italia che era a base moscato. Di seguito il video dell’intervista a Cerutti e alcune immagini delle passate edizioni. Buona lettura e buona visione.
All’inizio erano appena 95 mila bottiglie, nel 2017 sono state oltre 410 mila: una crescita costante che in pochi anni anni segna un incremento del 90%. Piccoli numeri ma un grande appeal per il Canelli, la giovane sottozona del Moscato d’Asti docg che può essere prodotta nelle vigne più vocate di 23 comuni tra il Sud Astigiano e la Langa, in Piemonte.
“Cinque anni di crescita continua e di conferme – dice Gianmario Cerutti, presidente dell’Associazione Produttori Moscato Canelli – Ormai è un obiettivo quasi certo arrivare alle 500 mila bottiglie nel 2018 e anzi andare oltre per puntare al milione di bottiglie in pochi anni. È importante sottolineare che le aziende che fanno Canelli sono sempre più convinte e scelgono questa sottozona perché scommettono su un vero progetto per il futuro. Nei prossimi mesi sarà fondamentale pensare a una strategia di promozione e di rafforzamento della denominazione”.
Nel 2018, il Moscato Canelli conferma tra gli 80 e i 100 ettari di superfice vitata. La scarsità produttiva del 2017 è la causa di un lieve calo di ettari rivendicati. Sono stati prodotti 5-6000 ettolitri: quindi più di mezzo milione di bottiglie potenziali sulla carta.
E si continua a investire e credere: “La crescita degli ultimi anni è dovuta alla rivendicazione del Canelli di nuove e importanti aziende: oggi siamo 17, ma entro la fine dell’anno supereremo le venti” annuncia Cerutti. Così nel 2016, sono entrate alcune aziende di Castiglione Tinella, Cà d Gal di Santo Stefano Belbo e Mario Torelli di Bubbio; nel 2017, Scagliola Giacomo di Canelli e Il Falchetto di Santo Stefano Belbo; nel 2018 Forteto della Luja e ora altre tre aziende hanno chiesto di aderire all’associazione.
Sale così il numero di aziende che producono il Moscato Canelli nella zona ad alta vocazione per la coltivazione dell’uva moscato bianco e “core zone” Unesco tutelata come Patrimonio dell’Umanità. Dalle colline del Moscato e dalle “cattedrali sotterranee” di Canelli, le maestose cantine storiche che corrono per chilometri sotto Canelli, dove da secoli si affina lo spumante, è partita la candidatura del patrimonio vitivinicolo all’Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Monferrato e Langhe. Il riconoscimento è arrivato a giugno 2014.
Il Moscato d’Asti Canelli è una denominazione giovane, il primo anno di produzione è la vendemmia 2011, ma i dati dell’export dicono che il 50% viene già consumata sui mercati esteri.
Le uve vengono spesso coltivate in vigneti “surì”, quell’eccellenza piemontese di filari eroici di alta collina ben esposti al sole ma con pendenze tali che richiedono lavorazioni quasi esclusivamente manuali.
LA NOTTE “DOLCE”: IL CANELLI E I COLORI DEL VINO
A Canelli, torna sabato 7 luglio la lunga notte “dolce”: è la quinta edizione de Il Canelli e i colori del vino, la manifestazione ideata e organizzata dall’Associazione Produttori Moscato Canelli in collaborazione con l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, il Comune e la Pro loco Antico Borgo Villanuova.
Ristorante stellato ospite del 2018: I Caffi di Acqui Terme.
Ristoranti di Canelli: San Marco (stellato), Enoteca di Canelli Casa Crippa, Civico 15 e Osteria della Sternia.
La serata prevede un percorso enogastronomico a “stazioni” lungo la Sternia, il cuore antico della città. È uno straordinario belvedere panoramico. Si consigliano scarpe comode. Si comincia alle 19. Undici le tappe: in ciascuna si degusta un vino abbinato a un piatto tipico, sempre consigliato e proposto il Canelli. A chi prenota sul sito www.moscatocanelli.it entro il 4 luglio in regalo una degustazione e il braccialetto personalizzato dell’evento.
PRIMA TAPPA. Cortile dell’Enoteca Regionale di Canelli, via G.B. Giuliani: si acquista il bicchiere con tasca e si cambiano le “sternie” ovvero le uniche monete valide per poter fare acquisti durante la serata. Ogni sternia vale un euro. Aperitivo con bollicine Metodo classico dei produttori del Canelli. Stuzzichino di farinata con l’Associazione Borgo San Michele Belmonte.
SECONDA TAPPA. Osteria della Sternia: azienda Scagliola Giacomo. Insalatina di gallina cotta nel Moscato Canelli.
TERZA TAPPA. Civico 15: aziende Tenuta Il Falchetto e Forteto della Luja. Crespella di farro con ricotta, gorgonzola, miele e Moscato Canelli.
QUARTA TAPPA. Giardino panoramico: aziende Beppe Bocchino e Anna Ghione. Carpionata monferrina del ristorante stellato San Marco di Canelli.
QUINTA TAPPA. Cortile “del fort”: aziende Merlino e Villa Giada. Prosciutto crudo di Cuneo dop e salumi del territorio
SESTA TAPPA. Chiesetta San Giuseppe: aziende Paolo Avezza e L’Armangia. Robiola al bacio del Laboratorio agricolo La Robba Dussa.
SETTIMA TAPPA. Balcone panoramico: aziende Cascina Cerutti e Coppo. Acciughe gourmet da Nord a Sud del ristorante Enoteca di Canelli – Casa Crippa
OTTAVA TAPPA. Cortile Villa del Borgo: aziende Ca’ de Lion Ghione dal 1871 e Cascina Barisel. Battuta di Fassona piemontese con nocciole Dop Piemonte.
NONA TAPPA. Cortile panoramico: vini dei produttori del Canelli. Ravioli al plin burro e salvia del ristorante stellato I Caffi di Acqui Terme.
DECIMA TAPPA. Cortile della Canonica: risotto al gorgonzola mantecato al Canelli a cura della Pro loco Antico Borgo Villanuova. Vini dei Produttori del Canelli.
UNDICESIMA TAPPA. Piazza San Leonardo: banco di degustazione di Moscato Canelli, passiti, grappe di Moscato e Moscato liquoroso La Canellese. “Tutto Dolce” con i maestri pasticcieri L’Artigiana e Bosca.
Musica:
Musica Live Piazza San Leonardo
Lillon Lane Survivors
Fool And Drunk Acoustic Xplosion
Musica itinerante Lungo il Percorso con:
Soul Trio, Martina Aimo, Piercarlo Favro, Lovro Mirth, IPijtevarda Folklore e Musica
Hashtag: #MoscatoCanelli #MoscatoCanelli2018
Facebook: Moscato Canelli
Info: 0141.822640, info@moscatocanelli.it