Indigena. In 22 da tutto il mondo per studiare e conoscere al Barbera e i suoi vini “fratelli” del Monferrato

inserito il 10 Maggio 2018

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Nessuno è profeta in patria? Beh, la Barbera un po’ lo è, specialmente negli ultimi anni, ma certo non per quello che meriterebbe. Per questo il Consorzio di Tutela ha avviato collaborazioni e iniziative rivolte verso l’estero. In questo quadro s’inserisce il progetto International Indigena di cui abbiamo già scritto in altra parte di questo blog. Qui, attraverso la nota stampa consortile, diamo lo stato dell’arte proprio della “scuola” che ha come scopo quello di far conoscere agli operatori stranieri la Barbera e i suoi fratelli autoctoni del Monferrato, dal Fresia al Ruchè, dal Grignolino al Nizza docg. Buona lettura.

“La prima edizione del Corso di studi dell’ ‘Italian International Indigena Center for wine and foodStudies’(3IC) sta proseguendo al Castello di Costigliole d’Asti. Sono 22 gli studenti del vino che dal Castello di Barolo, dove è iniziato, si sono trasferiti nel maniero simbolo dei vini nobili del Monferrato, sede del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. Provengono da tutto il mondo, i giovani esperti che da Cina, Usa, Svezia, Canada, Australia, Gran Bretagna e altre nazioni stanno seguendo lezioni e degustazioni createper approfondire la loro conoscenza dei vitigni autoctoni piemontesi e dei prodotti gastronomicipiemontesi della tradizione, allo scopo di formarsi e costruire una solida carriera nel loro ambito lavorativo. Si tratta di professionisti del settore, sommelier emergenti di ristoranti importanti nel mondo, sommeliere blogger in cerca di nuove prospettive e giovani importatori che lavorano nei loro Paesi alla promozione e alla vendita dei prodotti vinicoli e food del Made in Italy. Giovani esperti che hanno bisognodi ricevere gli strumenti necessari allo storytelling dei grandi prodotti agricoli italiani, per poter affascinare i loro clienti a decine di migliaia di chilometri di distanza e proporne così la conoscenza e l’acquisto all’estero.

Per loro, lezioni dedicate ai vini nobili del Monferrato con Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera e presidente di ‘Piemonte Land Of Perfection’Consorzio che raggruppa e tutela le diverse denominazioni piemontesi e Ian D’Agata, scrittore di vino e food internazionale e guru degli studi sui vitigni autoctoni italiani, autore di Native Wine Grapes of Italy, edito dalla Univesity of California Press e testo di riferimento ai vitigni autoctoni italiani in tutto il mondo.

“Abbiamo una storia millenaria di produzione vitivinicola da raccontare” ha detto Filippo Mobrici, aprendo la giornata di studi. “Storia ed economia vinicola – prosegue – che legano fortemente i territori di Langhe e Monferrato per la produzione dei grandi vini del Piemonte”.

Le lezioni proseguono anche oggi giovedì 10 maggio. Nel programma del Corso si approfondiscono nozioni sui vitigni piemontesi, le principali denominazioni del Monferrato, i suoi specifici terroir e zone di produzione, insieme ad alcune tra le più importanti eccellenze gastronomiche della Regione, come i formaggi tradizionali piemontesi (Toma, Castelmagno e Robiola di Roccaverano, in collaborazione con Assopiemonte) e il riso di Baraggia. Gli studenti, inoltre, conosceranno anche alcuni produttori e cantine. Il Corso si chiuderà venerdì 11 maggio con un esamescritto ed eventualmente anche orale (solo per chi consegue il punteggio di 75/100 allo scritto) e una cerimonia di consegna degli attestati: un momento conviviale e di festa per concludere un intenso percorso di didattica, scoperta e condivisione. La cerimonia di premiazione è prevista alle ore 14 al castello di Costigliole d’Asti.

‘Italian and International Indigena Center for wine and foodStudies’ è un interessante esperimento culturale fortemente voluto dal Consorzio del Barbera D’Asti e Vini del Monferrato, dal Senior Editor di Vinous Ian D’Agata e dal Progetto Vino di Collisioni.

L’idea è stata quella di trasformare i due Castelli di Barolo e Costigliole d’Asti in aule per lo studio per professionisti emergenti di tutto il mondo e la promozione delle eccellenze vinicole e gastronomiche del Made in Italy.

Da queste istanze, ma anche da questa passione, è nato il Progetto INDIGENA, fortemente voluto da Ian D’Agata, scrittore di vino e food internazionale e guru degli studi sui vitigni autoctoni italiani, autore di Native Wine Grapes of Italy, edito dalla University of California Press e testo di riferimento ai vitigni autoctoni italiani in tutto il mondo. Non solo un evento, ma un vero e proprio corso intensivo di una settimana, a cui seguirà un esame severo ideato dallo stesso Ian D’Agata, che afferma: “Con l’Indigena festival, aMaggioBarolo, Costigliole d’Asti e il Piemonte sono diventati centro di discussione e confronto internazionale sull’‘autoctonicità dei vitigni e del vino. Con il 3iC invece, nasce un centro studi internazionale permanente che racconta i vini, i prodotti gastronomici e la preparazione del cibo, il collegamento e la connessione di uno specifico prodotto e vitigno con il suo territorio d’origine e tradizione e l’importanza del suo studio in relazione anche e soprattutto al contesto di produzione.”Del resto, sono cinque anni che Ian D’Agata studia la possibilità di creare questo centro per professionisti del vino e del cibo stranieri da quando è entrato nel team di Collisioni, ormai sette anni fa. “Io scrivo di vino ma sono da sempre convinto che solo attraverso una educazione al vino seria e scientificamente accurata si può sperare di fare conoscere davvero i nostri vini all’estero e quindi di incrementarne le vendite. Del resto mi occupo di wineeducation dal 2003, fin dai tempi della International Wine Academy of Roma quando avevo creato tutta una serie di corsi diversi per appassionati di vino di ogni età e nazionalità. Negli anni ho affinato queste lezioni portandole a un livello di complessità e profondità molto diverse, adatte cioè a formare i professionisti del settore”.

Il Centro Studi Indigena è un primo esperimento che mira a creare un progetto permanente lungo tutto il corso dell’anno nelle due sedi di Costigliole d’Asti e di Barolo, con un obiettivo preciso:dare vita a un programma professionalizzante di altissimo livello per sommelier, importatori e agenti del settore enogastronomico, PR del food&wine, educatori, blogger e giornalisti, manager e direttori di catene e ristoranti. Un progetto che nasce dalla richiesta e dall’interesse di queste importanti figure professionali internazionali, che vogliono ricevere una formazione completa e variegata del Piemonte e delle sue eccellenze enogastronomiche, con lezioni in classe, analisi di casi studio, degustazione di vini e di prodotti alimentari caratteristici,e visite sul territorio. Professori del corso, Ian D’Agata stesso, ma anche relatori universitari e professionisti del mondo del vino riconosciuti internazionalmente come esperti nel loro specifico settore di competenza (produttori, enologi, ricercatori universitari, etc.) scelti di volta in volta in base alle realtà in questione e alle tematiche affrontate.

 

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