Stefano Ricagno è direttore di Cuvage, maison di Acqui Terme specializzata in bollicine, ma anche vicepresidente del Consorzio dell’Asti (parte agricola).
Parla dell’Asti Secco come un atto d’amore nei confronti del territorio del moscato, ma avverte: «Dobbiamo fare un grande prodotto che incontri i gusti del pubblico, soprattutto dei “millenians”, i giovanissimi che saranno i consumatori di domani che non preconcetti in merito a contenitori e occasioni per bere il vino, ma sono attenti alla qualità di qualità di quello che bevono».
E su quella che qualche media aveva chiamato la “guerra delle bollicine” riferendosi alla diatriba tra veneti e piemontesi per via della denominazione “secco” che ricorderebbe troppo il Prosecco Stefano Ricagno si mostra sereno: «Non c’è guerra. Abbiamo fatto le cose secondo le regole e così dobbiamo continuare a farle».
Resta da vedere cosa faranno i veneti che hanno ancora un po’ di tempo per presentare osservazioni al nuovo disciplinare. Momento della verità entro maggio, sembra.
Qui la nostra video intervista a Stefano Ricagno. Le riprese sono di Vittorio Ubertone.