Il premio “Francesco Arrigoni” alla start up agricola piemontese Maramao. Quando solidarietà fa rima con dignità

inserito il 4 Maggio 2016

Riprendiamo dal sito del Seminario Veronelli l’articolo di Luana Varalta che dà notizia della quarta edizione del premio intitolato al giornalista Francesco Arrigoni. Il riconoscimento è andato a una cooperativa sociale agricola del Sud Piemonte Maramo che si occupa di rifiugiati e richiedenti asilo. Questa volta, però, il progetto rurale non è solo solidale, assistenziale, ma punta a riqualificare uomini e donne che hanno bisogno di aiuto e dignità. E questo succedde nel cuore di quei paesaggi vitivinicoli piemontesi che sono diventati il 50° sito Unesco d’Italia Patrimono dell’Umanità, il che, forse, dà un senso in più anche a questo riconoscimento. Anche questo è un “sapore del Piemonte”.

SdP

 “È giunto alla quarta edizione il Premio Francesco Arrigoni, riconoscimento  “a una iniziativa contraddistinta da una forte valenza etica” in memoria di Francesco Arrigoni, giornalista bergamasco e primo direttore del Seminario Veronelli prematuramente scomparso nel 2011.

Il Premio – giunto alla quarta edizione – sarà consegnato dalla moglie Antonella Colleoni, insieme ai figli e ai componenti del Comitato Francesco Arrigoni, sabato 7 maggio alle 11 presso il monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo (Brescia).

Nella prima edizione, il 4 maggio 2013, è stata premiata Libera Terra, associazione nata con l’obiettivo del recupero sociale e produttivo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, per ottenere prodotti di alta qualità attraverso metodi rispettosi dell’ambiente e della dignità della persona. Don Luigi Ciotti ritirò personalmente il premio a Provaglio.

Nel 2014 la scelta del Comitato ricadde sui pescatori di Lampedusa, sempre in prima fila in una catena di solidarietà e coraggio che fa onore ai lavoratori del mare. In loro nome e rappresentanza, ritirò il premio il pescatore-assessore Vincenzo Billeci.

Nel 2015 il Comitato volle dare un riconoscimento al duro lavoro del casaro sui pascoli di montagna e premiò una singola persona, anziché un’associazione o un gruppo, Guglielmo Locatelli.

12074755_473587172845393_9154814951787454668_nNel 2016 il Comitato Francesco Arrigoni ha scelto di valorizzare il progetto dei ragazzi di Maramao, start up agricola piemontese, «perché la loro esperienza dimostra che è possibile ideare e realizzare con successo una cooperativa strettamente legata alla terra, che è di tutti e dove tutti hanno o dovrebbero avere il diritto, riconosciuto, di lavorare e vivere con dignità».

Il Premio consiste in 5.000 euro e in un oggetto artistico realizzato da un allievo della Scuola d’Arti e Mestieri F. Ricchino di Rovato.

12798871_524387077765402_7764360132796110931_nIl progetto Maramao nasce nel 2014 da un’idea della Cooperativa Crescereinsieme. I terreni su cui sono coltivati gli ortaggi di Maramao sono di proprietà di privati che hanno affittato a basso costo o concesso in comodato gratuito appezamenti tra Canelli e Calamandrana, in provincia di Asti, coinvolgendo alcuni dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale ospiti dei progetti SPRAR, Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati. Obiettivo del progetto di start up è far nascere e consolidare in 3 anni una cooperativa agricola sociale che coltivi, produca e trasformi non solo prodotti agricoli ma anche relazioni, approcci e modi di guardare all’altro.

Accanto alla produzione di ortaggi, cereali, uva, nocciole e prodotti trasformati quali passate di pomodoro marmellate, succhi di frutta, pane e vino coltivati e prodotti secondo tecniche di agricoltura biologica, la cooperativa lavora per promuovere integrazione sociale, benessere delle persone coinvolte e relazioni di fiducia sul territorio tra chi coltiva e chi consuma i prodotti”.

 

Francesco Arrigoni

Giornalista bergamasco di schiena dritta, morto improvvisamente a 52 anni, ha avuto una vita breve ma ha saputo riempirla di cose buone e giuste. Allievo di Luigi Veronelli, fondatore e direttore del Seminario Veronelli, è passato alle pagine del Gambero Rosso e poi, negli ultimi dieci anni, a quelle del Corriere della Sera. 

 

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