Se ne è andata a 86 anni una delle regine dell’enologia italiana e piemontese. Miranda Bocchino, della famiglia dell’omonima distilleria di Canelli, nell’Astigiano, è morta nel tardo pomeriggio di ieri. Era nipote di Carlo, fondatore della distilleria dai cui alambicchi, escono grappe e distillati che hanno fatto e fanno la storia del settore “spirit”, e figlia di Lazarito a cui è intitolato un palazzo storico nel centro storico di Canelli.
Lascia i figli Carlo Micca, che guida l’azienda di famiglia con le figlie Marta e Miranda; e Antonella oggi consulente di importanti distillerie. Vedova di Giorgio Micca, un medico che aveva lasciato la professione per condurre l’azienda del suocero, è sempre stata una figura di spicco nella vita imprenditoriale e sociale di Canelli che, giova ricordarlo, è la capitale italiana dello spumante, nato più di un secolo e mezzo fa proprio nelle cantine di Casa Gancia.
Un rapporto, quello con le Cantine vinicole canellesi, che a fine Ottocento, spinge Carlo Bocchino a fondare una piccola distilleria e ad utilizzare le vinacce di moscato che le Case spumantiere ottenevano dopo la spremitura. Fu un’intuizione geniale. La grappa di moscato Bocchino si impose in breve tempo diventando, con la linea Sigillo Nero, un vero must, reclamizzata da un memorabile spot da Mike Buongiorno con lo slogan-tormentone “Sempre più in alto!”.
Miranda Bocchino raccontò la storia dell’azienda di famiglia pochi anni fa ad uno storico talk show organizzato dalle Comunità Collinare ” Tra Langa e Monferrato” a cui, per la prima volta, parteciparano i nomi più illustri dell’enologia canellese: Alberto Contratto, Lorenzo Vallarino Gancia, Luigiterzo Bosca, Gianni Coppo, Ottavio Riccadonna.
Nel 1993 la Bocchino acquisisce la maison spumantiera Contratto. In quelle cantine storiche nasce, con il nome Miranda preceduto da un elegante “De”, un’Asti spumante docg metodo classico che segnerà un punto importante nell’evoluzione delle bollicine dolci piemontesi celebrate in tutto il mondo.
Nel 2011 la Contratto passa di mano. Bocchino vende ai Rivetti della Spinetta di Castagnole Lanze (leggi qui), oggi alla guida della maison canellese, e si concentra sui distillati con il consolidamento dei prodotti storici e una nuova gamma. piemontese più brindate al mondo.
Miranda Bocchino, donna di grande eleganza, era attiva anche nel sociale. Negli ultimi anni era stata tra i fondatori dell’associazione “Canelli domani”, con Lorenzo Vallarino Gancia e Luigiterzo Bosca, recentemente scomparso (leggi qui). L’associazione diede un contribuito non indifferente al riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco ai paesaggi vitivincoli del Piemonte.
Con lei se ne va un pezzo importante dell’imprenditoria vinicola piemontese e italiana, la testimonianza di uno stile inconfondibile e unico che oggi si fa fatica a ritrovare. Alla famiglia Bocchino le condoglianze della redazione.
SdP
le Grandi donne restano sempre …………… non spariscono, si prendono una pausa nel tempo ma non nel ricordo. Elegante, stimata con tutte le qualità di una Signora come suo padre è stato un vero Signore, che ricondo dall’Asilo.
Il saluto a una donna non comune di cui ricordo, personalmente, la profondità dello sguardo… mancherà…
Grazie Filippo per aver scritto questo bell’articolo….io oggi proprio non me la sentivo di scriverne uno, troppa tristezza…la signora Miranda ha accompagnato tanti anni della mia vita e l’ho apprezzata moltissimo per le sue doti umane e la stima che aveva nei miei confronti, che ho scritto tante volte la storia della Distilleria Bocchino, un lavoro di cui andrò sempre fiero.