Una “cartolina” a poche ore dalla chiusura dell’edizione 2023 del Vinitaly di Verona. Tra i tanti eventi e le tante degustazioni che si sono tenute abbiamo scelto quella condotta da giornalista e scrittore Paolo Massobrio, grande conoscitore del mondo dei vini e delle eccellenze piemontesi e italiane. Nell’area allestita dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, Massobrio ha parlato del Ruché come di un vino «che sa di Francia» senza mancare di ricordare la figura di don Giacomo Cauda, il parrocco vignaiolo di Castagnole Monferrato nell’Astigiano, a cui si deve il recupero del vitigno e del vino Ruché che stava sparendo e che oggi è uno dei vini di maggiore pregio e celebrati in Italia e nel mondo.
Qui la video intervista realizzata con la collaborazione tecnica di Vittorio Ubertone
55° Vinitaly (la cartolina post evento). Paolo Massobrio parla di Ruché e di don Cauda: «Il mio primo articolo fu su quel parroco e il suo vino ritrovato. Questa Fiera 2023? Un gran successo»
inserito il 6 Aprile 2023Lascia un Commento
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